LA COPPA

Partiamo dai nostri maiali:

La nostra Coppa non è una coppa Piacentina, ma l’ispirazione e la lavorazione è molto simile! Partiamo dal fatto che normalmente si parla di Maiali italiani, o meglio piemontesi , mantovani, emiliani, e chi più ne ha più ne metta. E sicuramente si tratta di una materia prima di massima qualità; ma da noi i maiali sono I NOSTRI. Non sono Lombardi, sono di Torrazza Coste, allevati, nutriti, e curati con la cura che solo chi ne alleva 40 all’anno può metterci. La nostra è un’azienda piccola, e come tale cerchiamo di godere di tutti i vantaggi che il controllo diretto personale di colui che alleva, prepara e alla fine mangia, può garantire. E dal collo, ovvero dalla Coppa dei nostri maiali, otteniamo quel pezzo magico, anche chiamato Capocollo, che ci permette di realizzare il nostro prodotto di punta: La Coppa del Tizzo.

LA LAVORAZIONE

La salatura è ancora a mano, non potrebbe essere altrimenti: non abbiamo, ma soprattutto non vogliamo macchinari che sostituiscano quel tocco di magia che la lavorazione manuale garantisce. La Coppa quindi non la saliamo solo, ma la massaggiamo amorevolmente, per permettere al sale – comunque usato con modesta quantità – ed alle spezie, di raggiungere tutte le parti della Coppa. Poi insacchiamo, ovvero fasciamo il muscolo salato e speziato, nella “pelle di sugna” che altro non è che il peritoneo, per permettere alla coppa, durante la successiva fase di stagionatura, di non essere aggredita dall’aria, che ne rovinerebbe l’appetibilità.

Questa è quanto: quanto basta per definirci produttori artigianali, o artigiani del gusto. Ma a noi piace definirci solo appassionati, o meglio innamorati del nostro lavoro e di ciò che realizziamo.

La nostra coppa

LA STAGIONATURA

Non usiamo né celle statiche, né regolatori elettronici di umidità e temperatura. Usiamo il controllo umano, continuo ed inesorabile. E’ certo che i nostri prodotti sono tutti diversi, figli distinguibili di allevamento, lavorazione e controllo. Ma questo è il bello! Nella diversità sta la bellezza. Dopo almeno 6 mesi di coccole e cure nelle nostre cantine, ecco che nasce la Coppa del Tizzo. Pronta per le vostre tavole.

Ne produciamo poche, ma buone; per molti, ma non per tutti.